Ambulatorio di diagnostica per immagini
E' un esame diagnostico che impiegando una complessa apparecchiatura a raggi X consente di ricostruire al computer "sezioni" della regione corporea indagata. Da questo il nome di "tomografia" che significa "immagine in sezione".
Per rendere meglio analizzabili le strutture anatomiche in esame, è spesso necessario far ricorso al mezzo di contrasto, che viene somministrato per via orale (sotto forma di una bevanda pressochè insapore) e per via endovenosa.
L'esame non procura alcun dolore, se non la minima sensazione spiacevole legata all'introduzione di un ago in vena (necessaria per la somministrazione del mezzo di contrasto).
E' un esame definito "di secondo livello", cioè volto a chiarire dubbi diagnostici di una certa importanza, ai quali gli esami radiologici ed ecografici più semplici e meno costosi non sono arrivati a dare una risposta definitiva.
La Tomografia Computerizzata può essere utilizzata in qualsiasi distretto corporeo: essa è generalmente capace di visualizzare con sufficiente completezza lo scheletro e le articolazioni senza necessità di far ricorso al mezzo di contrasto.
Per i restanti distretti è invece assi spesso necessario utilizzare il mezzo di contrasto con somministrazione endovenosa e, per lo studio dell'addome, anche del contrasto per via orale.
In rapporto al tipo di esame, può essere necessario eseguire esami di laboratorio per documentare la funzionalità renale ed epatica e ottenere il tracciato elettroforetico delle proteine plasmatiche. Nell'eventualità di dover far ricorso al mezzo di contrasto, il giorno dell'esame è opportuno essere digiuni da almeno 6 ore.
Inoltre, per le pazienti in età fertile, l'esame va eseguito solo se sia possibile escludere lo stato di gravidanza.
E' molto importante riferire i sintomi che hanno portato all'esecuzione dell'esame ed esibire tutti gli esami radiologici ed ecografici eseguiti in precedenza.
Nel caso che l'esame sia ripetuto a distanza di tempo è necessario riportare la TC precedente.
Il medico radiologo deve poter consultare il risultato di eventuali altri esami strumentali o visite specialistiche e - se disponibili - della relazione del curante o di lettere di dimissioni emesse in occasione di precedenti ricoveri.
E' inoltre necessario segnalare al medico radiologo l'esistenza di eventuali allergie e se in passato vi sono state reazioni al mezzo di contrasto.
Per eseguire l'esame il paziente viene invitato a sdraiarsi sul lettino, a rilassarsi ed a ridurre al minimo i movimenti volontari.
In tutto l'esame non supera generalmente i 30-40 minuti.
In molte circostanze al paziente può essere chiesto di restare in apnea per pochi secondi.
Durante l'esame il lettino su cui il paziente è sdraiato viene fatto scorrere all'interno di una "ciambella" molto larga, che contiene la strumentazione necessaria alla acquisizione delle immagini.
Nel corso dell'esame il movimento di alcuni componenti all'interno della "ciambella" produce un leggero rumore, che comunque non è fastidioso.
Completato l'esame il paziente non deve eseguire regimi o prescrizioni particolari e può immediatamente riprendere la sua normale attività.
In gravidanza: controindicazione comune a tutti gli esami radiologici.